“Preferisco ricostruire il mondo invece di fotografare quello reale”
Miles Aldridge nasce a Londra il 29 settembre del 1964 ed è un fotografo e artista britannico, celebre nel campo della moda per le sue immagini surreali a colori eccentrici che raccontano, in una composizione spesso cinematografica, un universo femminile lussuoso ed esasperato.
BIOGRAFIA
Figlio di Alan Aldridge, illustratore e direttore artistico che disegnò le copertine dei dischi dei Beatles e dei Rolling Stones, Miles cresce in un ambiente familiare eccentrico, tra tradizione e anticonformismo.Per diventare come suo padre studia illustrazione al Central St Martins College of Art and Design a Londra e diventa regista di video musicali. Diventa fotografo per una coincidenza fortunata a metà degli anni Novanta, quando realizza un book per la sua ragazza che aveva intenzione di diventare modella. Al British Vogue piacquero le sue foto e fu così che la sua carriera iniziò.
CARRIERA
Collabora con numerose testate editoriali di moda quali Vogue, Numéro, The New York Times, V Magazine, GQ, Harper’s Bazaar, The New Yorker, The Face, e lavora per noti stilisti fra cui Giorgio Armani, Karl Lagerfeld, Yves Saint Laurent e Paul Smith. Le sue opere vengono esposte in tutto il mondo ed esibite in spettacoli di gruppo, per esempio la Art Photo Expo di Amsterdam; inoltre alcuni pezzi sono conservati permanentemente presso la National Portrait Gallery, il Victoria and Albert Museum e l’International Center of Photography di New York. È molto attivo nell’ambito pubblicitario collabora infatti con Longchamp, MAC Cosmetics, Sergio Rossi, Chantal Thomass, Carolina Herrera, L’Oréal, Lavazza, Cartier Mercedes, e altri marchi. Si dedica anche alla pubblicazione di libri fotografici che spesso presenta durante le sue esibizioni, fra i più popolari The Cabinet, con un’introduzione di Marilyn Manson (2007); Acid Candy con prefazione di Glenn O’Brien (2008); Pictures for Photographs (2009); I Only Want You To Love Me (2013) e il recente progetto Zero Zero Volume 02 realizzato insieme a Nicola Formichetti.
STILE
Miles Aldridge è influenzato dalle pellicole dei registi visionari David Lynch e Federico Fellini, dal lavoro ispiratore del fotografo Richard Avedon e dalle illustrazioni psichedeliche di suo padre Alan Aldridge. Miles fa delle donne, il colore e gli spazi, la sua cifra stilistica, energico, a tratti eccessivo, racconta attraverso statuarie silhouette femminili le storie intense di donne fuori dal comune, mogli, mamme, e prostitute frustrate, sole e annoiate in un universo tanto artefatto e lussuoso quanto drammatico e decadente. I suoi volti dallo sguardo fisso, cristallizzati in un eterno non-mutamento, rimandano a una serie di figure iconiche attraverso le quali rappresenta la sua critica ai fenomeni sociali. Le immagini surreali ed ipnotiche, sempre a colori innaturalmente saturi, svelano una composizione formale che sta a metà fra le fiabe ed i racconti gialli. Dietro ogni scatto ci sono un’ossessiva cura dei dettagli e un attento processo di pianificazione. Il punto di partenza è di solito un disegno. Aldridge è un grande appassionato di cinema, nel set delle sue complesse opere ispirate alla produzione di Hitchcock, Bergman, Lynch, Antonioni e Fellini, dispone innumerevoli particolari, spesso fuori posto o bizzarri, che suggeriscono a chi guarda un mistero se non da scoprire, almeno da supporre. A livello tecnico Aldridge è uno dei pochi fotografi di moda che ancora scattano su pellicola e non su digitale, la foto quindi viene fatta sviluppare, scansionare e infine viene ritoccata attentamente con Photoshop.
(Chiara Pezzano) (Rielaborazione da fonte Wikipedia)
SITO UFFICIALE MILES ALDRIDGE :